Le afte della bocca sono lesioni della mucosa orale caratterizzate da abrasioni od ulcerazioni rotondeggianti del diametro da 2 fino a 5 mm. Sono dolorose, leggermente profonde, e circondate da un alone rossastro. Possono guarire in 7-15 giorni senza formare cicatrici. Le recidive sono frequenti.
L’aftosi è un’affezione molto comune, ne soffre dal 20 al 60% della popolazione.
L’insorgenza di un’afta è spesso preannunciata da una sensazione di bruciore che insorge uno o due giorni prima nell’area di mucosa in cui questa si manifesterà.
Le cause delle afte non sono ancora completamente conosciute. I deficit di ferro, vitamina B12 e acido folico aumentano la possibilità che questa affezione si verifichi.
Stress fisici e psicologici, traumi locali (quali morsicature durante la masticazione od un utilizzo troppo energico dello spazzolino da denti) e l’utilizzo di antibiotici sono inoltre i fattori predisponenti.
E’ bene sapere, che non serve ricorrere ad alcolici e cibi acidi o piccanti per disinfettare le afte ed accelerarne la cicatrizzazione. L’unico effetto di queste pratiche è un aumento del dolore.
Per il loro trattamento possono essere utili integratori e medicinali capaci di aumentare l’efficienza fisica e immunitaria come complessi vitaminici, probiotici, sali minerali .
Si rivelano spesso utili gel, spray, cerottini e colluttori contenenti Aloe Vera, sostanze ad azione disinfettante, che creano una sorta di barriera tra le afte ed il contenuto della bocca, per prevenire infezioni batteriche e complicanze secondarie a lesioni ulcerative.
Considerando la bocca come il tratto iniziale del sistema gastrointestinale, è possibile ripristinare la flora batterica orale con l’uso di probiotici. Un valido esempio è costituito da Ramnoselle , disperso in poca acqua ed usato come come risciacquo.
L’ Omeopatia ci offre diverse possibilità di trattamento delle afte:
Apis → quando il dolore delle afte migliora solo con applicazioni fredde, e c’è assenza di sete.
Arsenicum Album → quando il dolore delle afte migliora con applicazioni calde, le gengive sono livide e sanguinanti e c’è sete intensa.
Borax → quando le afte sono piccole, molto dolorose e sanguinanti e impediscono l’alimentazione; inoltre la persona è molto agitata, infastidita e nervosa. Viene usato come rimedio per la fase acuta dell’afta e quando questa è un effetto secondario di altri farmaci.
Kalium bichromicum → quando le afte sono tondeggianti con bordi con i margini regolari.
Kalium chloratum → le ulcerazioni sono bianco-giallastre e le mucose della bocca sono rosse e gonfie.
Lachesis → afte di colore bluastro-nerastre brucianti; lingua rossa, secca, liscia, lucida e brillante.
Mercurius Solubilis → le gengive sono rosse e sanguinanti e la lingua è sporca; le afte sono poco profonde, ricoperte da un essudato giallo e circondate da un alone rosso scuro.
Nitric Acidum → le afte sono profonde ed a bordi irregolari; le gengive sono bianche, gonfie e sanguinanti.
Phytolacca → la mucosa della bocca è rosso scuro; le tonsille sono gonfie, e vi è un dolore intenso alla deglutizione che si irradia alle orecchie.
Sulphuric Acidum → per afte croniche unite a bruciore di stomaco.
D.ssa Cristina Reggiani
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